Il servizio di consulenza per le famiglie contadine
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Il servizio di consulenza per le famiglie contadine

Il servizio di consulenza offre consulenza nel campo famigliare. La consulenza tecnica, legale ed economica nel settore di agricoltura è spesso insufficiente, poiché le aziende non si sviluppano da sole, ma grazie all’impegno dell’uomo. La consulenza può riguardare diversi temi: sviluppo delle future prospettive, la successione del maso, le controversie tra le generazioni e le crisi di coppia e famiglie, le controversie sui confini, violenza, abusi, dipendenze, paure, desideri, e altro ancora. Nicole Irsara è la nuova coordinatrice del servizio di consulenza agricola e consiglia i professionisti che in una maniera anonima e volontaria aiutano le famiglie contadine ad affrontare i loro problemi.

Come quasi nessun altro settore economico, per diversi anni l’agricoltura è stata soggetto alle forti modifiche strutturali. Di fronte a questo cambiamento, molte aziende agricole si trovano in una situazione particolarmente difficile: crescono la pressione economica ed i conflitti interfamiliari. Di conseguenza, molte famiglie contadine godono sempre di meno considerazione nella società.

Le famiglie contadine si trovano di fronte alle grandi sfide: a livello sociale, aziendale e familiare/personale. I problemi coniugali sono strettamente legati al lavoro al maso e possono essere la causa delle difficoltà economiche. Le spese, legate ad esempio al mantenimento dei figli dopo un divorzio, spesso superano il rendimento finanziario dell’attività. Allo stesso tempo, il divorzio significa l’abbandono del maso da un partner, il quale, in molti casi, ha già investito tanto lavoro e impegno nell’azienda.

Di solito, in un maso vivono insieme diverse generazioni. Ciò comporta un elevato potenziale di conflitto: gli interessi dei giovani ed anziani, uomini e donne, genitori e figli si scontrano e possono comportare enormi tensioni tra i membri della famiglia. In una situazione di stretta interdipendenza tra lavoro e famiglia, le relazioni familiari positivi costituiscono una condizione vitale per un buon funzionamento del maso. L'esistenza dell’azienda agricola può essere in pericolo a causa dei conflitti familiari irrisolti.

Attraverso la consulenza, la SBO cercava e cerca di migliorare la situazione economica e sociale delle famiglie rurali in una maniera sostenibile, migliorando e mantenendo lo spazio rurale e la produzione economica. Il numero delle aziende agricole abbandonate può essere ridotto solo se i conflitti interfamiliari vengono raccolti e trattati in tempo e quindi anche l’assunzione del maso viene reso più facile. Come risultato, dovrebbe aumentare la complessiva qualità della vita al maso.

Come si aiuta?

La difficile situazione economica, familiare e sociale richiede la consulenza che coinvolge l'uomo nel tutto il suo ambiente agricolo. Fornire le informazioni e risolvere i problemi del genere tecnico ed economico sono solo una parte della medaglia. I problemi economici al maso influenzano la famiglia contadina, e vice versa.

I consulenti che hanno familiarità con il mondo rurale possono venire direttamente al maso interessato. Questo aiuta a ridurre le distanze tra il consulente e il contadino e permette al consulente di essere riconosciuto dai contadini come "uno di loro". Dato che la fiducia sia alla base di ogni relazione, è particolarmente importante che la persona in questione abbia alla sua disposizione un consulente di riferimento fisso.

Il servizio di consulenza per le famiglie rurali richiede, accanto alla competenza umana, psicologica e della gestione aziendale, anche la conoscenza del mondo contadino. Rappresenta quindi un elemento complementare al servizio di consulenza specialistica già esistente, che sta facendo un ottimo lavoro nei diversi campi, ma dove l'interdipendenza specifica dei problemi nel campo agricolo è ancora poco elaborata.

Origini dell'attività di consulenza e il suo sviluppo

Dall'inizio del novembre 2009 può essere utilizzato il servizio di consulenza per le famiglie contadine. Il servizio è in stretto contatto con le diverse istituzioni sudtirolesi, come la consulenza telefonica della Caritas e consulenza familiare, ma anche con le istituzioni straniere come l’ufficio di consulenza per le famiglie rurali dell'arcidiocesi di Bamberga nella Baviera, il progetto " Qualità di vita al maso" della Camera di Agricoltura del Tirolo e il Centro di consulenza agricola di Lindau in Svizzera. Tutte queste istituzioni confermano importanza e una crescente richiesta per i loro servizi.

I richiedenti possono recarsi all'ufficio per il coordinamento amministrativo al numero 0471 999400. La coordinatrice informa la più adatta consulente volontaria la quale si rivolge direttamente al contadino per organizzare un incontro.

Nel 2013, le chiamate hanno raggiunto un buon livello. Questo trend positivo deve continuare e quindi il servizio della consulenza, che intanto è diventato la parte integrante dei servizi offerti dalla SBO, deve essere ulteriormente sviluppato e consolidato. L’obiettivo per 2014 è quindi cercare di rendere il servizio ancora più conosciuto, soprattutto come un portale dove la famiglia contadina può affrontare i loro problemi. Inoltre, bisogna cercare di coinvolgere sempre più uomini ad usufruire del servizio.

Il compito del consulente

Il compito principale del consulente è quello di chiarire e definire insieme al richiedente le sue preoccupazioni e problemi personali ed accompagnarlo a trovare delle soluzioni adeguate. Il consulente può agire come mediatore all'interno della famiglia e, se necessario, mettere in contatto insieme a loro le varie istituzioni in Sudtirolo. Tale servizio di volontariato è un processo che può estendersi per lunghi periodi di tempo. Il processo è considerato finito quando le soluzioni ai problemi vengono trovate ma anche quando la consulenza deve essere interrotta a causa delle gravi situazioni.

I temi che richiedono la consulenza possono essere:

  • sviluppare future prospettive
  • aiutare a sviluppare l'autosufficienza
  • gestione del trasferimento del maso
  • affrontare la crisi coniugale e di famiglia
  • gestione del sovraccarico e sovraffaticamento
  • violenza e abuso
  • chiarire conflitti intergenerazionali
  • superare problemi di dipendenza
  • paure, pensieri

Nel frattempo, 40 consulenti sono a disposizione delle famiglie contadine in situazioni di crisi. Per garantire un’ottima qualità del servizio, i consulenti volontari frequentano un corso di formazione approfondito di circa 300 ore. L’idoneità dei consulenti viene controllata sin dall’inizio della formazione. Inoltre, i consulenti si impegnano a lavorare nel settore di consulenza per perlomeno tre anni consecutivi dal compimento del corso. Al termine del corso viene eseguito nuovamente un test di competenza. I colloqui di selezione finale sono tenuti da un funzionario della SBO, insieme al team della SBO.

La formazione comprende: le tecniche per condurre i colloqui e le interviste, i corsi in psicologia, diritto, economia aziendale e le questioni legate ai debiti così come i corsi specializzati sulla conoscenza delle varie istituzioni e organi consultivi. I consulenti devono mantenere il segreto professionale e la riservatezza. Questo accordo viene confermato per iscritto.

I volontari possono migliorare la propria performance attraverso la formazione regolare e la supervisione mensile (divisi in tre gruppi). La formazione e la supervisione dei consulenti sono essenziali per mantenere e migliorare la qualità dei servizi.

La coordinatrice del servizio di consulenza per le famiglie contadine

Oltre ai volontari nei distretti, c’è bisogno di un’altra figura professionale, la quale coordina il lavoro dei consulenti, organizza i corsi d’istruzione e di formazione, fissa gli incontri con i richiedenti e gestisce altri aspetti amministrativi riguardanti i casi. La collaboratrice lavora da casa, avendo l’accesso alla cartella della consulenza e scambiando regolarmente le sue esperienze con la segretaria della SBO.

Contatto:

Servizio di consulenza per le famiglie condadine dell'Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolsi

Tel. 0039 0471 999400, lunedi a venerdi dalle ore 9 - 12 ore e dalle ore 14 - 16.

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