Dal campo alla pentola: nel quadro di una serie di corsi di cucina, organizzati dalle contadine e albergatrici sudtirolesi, le imprese di ristorazione vengono incoraggiate a integrare i prodotti locali nelle loro cucine.
“Questa idea è realizzabile e mi piace molto!”, ha detto Florian Patauner, lo chef del ristorante “Patauner” a Settequerce e presidente del gruppo “Locanda sudtirolese”. I prodotti regionali giocano un ruolo importante nella sua cucina. Florian parla di dare e ricevere e di una proficua collaborazione con i contadini: “Questo è un buon modo per differenziarsi dalla cucina di altre nazioni. E questo è ragionevole.”
Naturalmente ci vuole affidabilità e sicurezza: ne è convinta Antonia Egger, la presidente dell’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi (SBO): “Il rapporto personale tra il cuoco / la cuoca e il contadino / la contadina può funzionare bene e ha un valore aggiunto.” Adele Huber dell’Unione delle Albergatrici Altoatesine dice: “Nel settore dell'ospitalità abbiamo bisogno della più consapevolezza per i prodotti agricoli e le loro peculiarità. Solo in questo modo una tale collaborazione potrà avere successo e portare benefici a tutte le parti coinvolte.”
Più conosci il prodotto, più è probabile che ti possa piacere in futuro. Per questo motivo è stata avviata la serie di corsi di cucina “Gartenlust trifft auf Kochkunst” (“Il piacere del giardinaggio incontra l'arte della cucina”). Focus dell’ultimo appuntamento sono stati gli asparagi. L’offerente di servizi contadini, Ruth Waschgler dal maso Judhof a Terlano, ha parlato della coltivazione e dei benefici di questi protagonisti indiscussi delle tavole primaverili. “Le piante di asparagi crescono meglio nei terreni sabbiosi e non devono essere esposte al sole. In passato erano particolarmente apprezzate dalle famiglie reali", ha aggiunto la coltivatrice di asparagi. Ruth conosce bene la coltivazione di questa pianta speciale e può dare consigli utili per coltivarla in ogni giardino della casa. Un altro tema importante era l’utilizzo di un vegetale nella sua interezza. “La tendenza è quella a utilizzare tutte le parti della verdura, come lo facciamo ormai con la carne. Ad esempio, è un peccato buttare via le foglie di cavolo rapa, si potrebbe invece preparare un pesto meraviglioso”, ha suggerito lo chef Florian. Questo corso di cucina offre non solo delle informazioni sui diversi prodotti alimentari, ma mostra anche delle ricette creative e offre uno spazio per lo scambio tra cuochi, contadini e albergatori. La presidente della SBO, Antonia Egger, è convinta che questo tipo di scambio permetterà una maggiore integrazione tra l’agricoltura e la gastronomia in futuro. L’obiettivo principale del progetto, una cooperazione tra l'Unione delle Albergatrici Altoatesine e l’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi, è quello di creare una rete forte tra questi due settori. La serie di corsi di cucina “Gartenlust trifft auf Kochkunst” è stata avviata ormai nel 2018. “È bello che il progetto continui ad avere successo”, ha aggiunto la Egger. Tutte le ricette possono essere trovate su www.baeuerinnen.it.
Immagine 1: da sinistra: un’offerente di servizi contadini, Ruth Waschgler, la rappresentante dell’Unione delle Albergatrici Altoatesine, Adele Huber, la presidente della SBO, Antonia Egger, lo chef del ristorante “Patauner”, Florian Patauner, e i partecipanti del corso
Immagine 2: Gli asparagi caramellati come dolce
Immagine 3: La presidente della SBO Antonia Egger