Le organizzazioni Katholische Frauenbewegung, Südtiroler Jugendring, Katholischer Familienverband Südtirol, Südtiroler Bäuerinnenorganisation, la Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne e le donne del KVW, presentano i loro obiettivi comuni a favore delle donne e delle famiglie in Alto Adige, affinché le pari opportunità per le donne diventino finalmente realtà. Per questo motivo sono stati definiti 5 obiettivi e misure concrete, realizzabili passo dopo passo nei prossimi 5 anni:
1. Con il patto generazionale si favorisce l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con contratti indeterminati e si prevedono modalità di uscita più flessibili per gli anziani senza ripercussioni negative sulla pensione. “Ciò permette di inserire i giovani nel mondo del lavoro con l’effetto di consolidare le reti sociali e soprattutto le giovani famiglie. Perché spesso sono proprio genitori e nonni a sostenere attivamente le giovani famiglie”, spiega Martina de Zoro del Südtiroler Jugendring.
2. Promuovere per uomini e donne modelli orari flessibili più compatibili con i tempi famigliari è un altro obiettivo importante per favorire la conciliazione famiglia, lavoro e volontariato. „Volontariato e lavoro non devono escludersi a vicenda – altrimenti in futuro meno persone saranno disposte ad assumersi delle responsabilità nel volontariato“, è convinta Irene Vieider del movimento cattolico femminile (Katholische Frauenbewegung).
3. Strettamente collegato ai modelli orari di lavoro è la libera scelta nella cura dei figli durante i primi anni di vita. I genitori devono poter scegliere liberamente come accudire meglio i propri figli, mettendo al centro il benessere del bambino e senza dover pensare a conseguenze negative sul reddito e sulla pensione, come sottolinea Angelika Mitterrutzner del Katholischen Familienverband (Associazione famiglie cattoliche).
4. Un’altra richiesta riguarda il superamento del divario retributivo e pensionistico. Per la presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne, Ulrike Oberhammer, „parità e trasparenza retributiva sono una questione di equità, cui anche i datori di lavoro non possono sottrarsi. Inoltre con il superamento del divario retributivo si combatte direttamente anche il divario pensionistico“.
5. Alla situazione previdenziale infine si ricollega anche il quinto punto della Carta di richieste, ovvero la reintroduzione di una pensione di garanzia che tenga conto non solo dei periodi lavorativi ma anche del tempo dedicato ai figli o alla cura di familiari „La prestazione di una persona non va misurata soltanto in termini monetari. Una donna che gestisce l‘impresa „famiglia“ non deve essere penalizzata in età avanzata”, sostiene Hiltraud Erschbamer dell’Associazione donne in agricoltura (SBO).
Anche per Helga Mutschlechner, presidente delle donne KVW „la situazione previdenziale rispecchia la situazione lavorativa delle donne. Attraverso un servizio di assistenza all’infanzia capillare, differenziato e accessibile si favorisce l’inserimento lavorativo delle donne, migliorando la loro situazione nell’età pensionabile. Perché la pensione deve garantire una vita senza preoccupazioni anche alle donne che hanno dedicato una vita alla famiglia“. Le organizzazioni chiedono una tempestiva attuazione degli obiettivi esposti, a favore di tutte le donne in Alto Adige.