Da oltre 100 anni la seconda domenica di maggio si festeggia la Festa della Mamma. Quale importanza danno le madri a questa giornata oggi?
Ogni donna vive la Festa della Mamma in modo diverso a seconda della fase di vita in cui si trova – da giovane madre, da madre dell‘adolescente, da nuora o da nonna. Tutte le madri hanno però una cosa in comune: non rinunciano mai a festeggiare la loro festa - un segno di apprezzamento per il prezioso lavoro che svolgono ma anche per i momenti felici che vivono ogni giorno con i loro figli. Ne è convinta anche la presidente dell’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi Antonia Egger: “È importante avere un giorno all'anno per celebrare pubblicamente le nostre madri. Sono soprattutto le donne a prendersi cura dei figli, ad assisterli nella loro crescita, a darli la fiducia e prepararli per una buona vita!"
Le madri ricevono di solito tanti regali in occasione della loro festa, questa giornata però non dovrebbe essere commercializzata: “È più importante riconoscere il lavoro delle madri durante tutto l'anno così come garantirle una sicurezza finanziaria durante il periodo di carenza, soprattutto per quanto riguarda la pensione", aggiunge la Egger.
Irmgard Testor, contadina del distretto Valle Isarco e la madre di tre figli, mette in luce un altro aspetto importante, cioè il suo prezioso legame con la madre e la suocera con cui vive al maso ormai da molti anni. “A prima vista, questo tipo di convivenza non sembra facile. Ma al più tardi, essendo diventata figlia e nuora, ma anche madre, casalinga e impiegata a tempo pieno, mi sono resa conto dell'importanza delle persone affidabili", dice la contadina. Irmgard può sempre contare sull'aiuto di sua madre e sua suocera nello svolgimento dei diversi compiti e spesso riceve consigli utili basati sulle loro esperienze e conoscenze. Il loro contributo è indispensabile durante le celebrazioni familiari e gli eventi organizzati nel paese, soprattutto per quanto riguardano le loro capacità culinarie: le ciambelle, i “tirtlan” e le varie torte sono preparate generosamente e senza troppe storie. "Basando su questa esperienza positiva, vorrei ringraziare tutte le madri e le suocere delle generazioni precedenti per il loro prezioso contributo alla società e alla conservazione e trasmissione di valori culturali e tradizionali – che vanno ben oltre la loro vita." Irmgard è convinta: "Abbiamo bisogno delle nostre madri!"
Immagine 1: Antonia Egger - presidente dell’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi e madre di quattro figli adulti Immagine
2: Irmgard Testor - contadina del distretto Valle Isarco (al centro) con sua madre Hilda Rastner Santer (a destra) e sua suocera Magdalena Widmann Testor (a sinistra)