Le contadine contribuiscono a plasmare l'agricoltura e lo fanno con molto coraggio. In futuro, dovrebbero essere maggiormente coinvolte nei comitati e nei consigli di amministrazione per plasmare in modo innovativo non solo le loro aziende agricole, ma anche l'agricoltura in generale. Questo era il messaggio chiave dell’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi (SBO) durante la riunione a porte chiuse di quest'anno.
"Non ci stancheremo mai di incoraggiare le contadine a partecipare ai comitati e consigli di amministrazione per avanzare le loro richieste in quanto imprenditrici e collaboratrici di un’azienda agricola. Abbiamo il coraggio di farlo!", ha detto Antonia Egger, presidente della SBO, durante il convegno a porte chiuse dell’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi il 25 febbraio. L’incontro di quest'anno si è svolto online.
Il ruolo di una donna al maso è cambiato negli ultimi decenni: sempre più donne prendono in gestione l'azienda agricola dai loro genitori, gestiscono il maso insieme a loro partner oppure offrono ulteriori servizi al maso, come ad esempio vacanze al maso, la “hofschank”, scuola al maso, assistenza per bambini e anziani o altri servizi sociali. Una famiglia rurale organizza la loro vita e il lavoro al maso in modo diverso. Le contadine plasmano l'agricoltura, riuscendo allo stesso tempo a conciliare tutti i compiti della vita quotidiana. L‘Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi si impegna ad aprire la strada alle contadine, per consentire loro di trovare un equilibrio tra il lavoro, il maso e la famiglia.
Proprio per questo è importante che anche le donne occupino posizioni dirigenziali. “Le donne hanno un punto di vista diverso, e ne abbiamo bisogno nei consigli di amministrazione delle cooperative”, dice Paulina Schwarz, presidente del Consiglio di Amministrazione di Pronorm Consulting, membro del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo della Federazione Cooperative Raiffeisen dell'Alto Adige e del gruppo di lavoro “Più donne nella gestione delle cooperative”. Paulina Schwarz è stata ospite al convegno a porte chiuse e nella sua presentazione ha cercato di incoraggiare le donne a presentare la loro candidatura ai consigli di amministrazione. "Ci sono 16.549 aziende agricole, il 16,6% delle quali sono aziende femminili. Poche donne però siedono nei consigli di amministrazione delle cooperative agricole", afferma Paulina Schwarz.
Tra gli ospiti era anche il prof. Matthias Gauly (Libera Università di Bolzano) che ha tenuto una presentazione sul tema „Die LandwirtINschafft“. Le contadine danno un grande contributo, anche dal punto di vista finanziario, al mantenimento delle loro aziende agricole e si impegnano tanto, tra l’agricoltura, il lavoro e la famiglia. Le contadine realizzano le loro idee innovative al maso, ma queste idee mancano negli organi decisionali. Gauly lo rimpiange: “Le contadine potrebbero contribuire in modo significativo al miglioramento dell’agricoltura.
Stiamo perdendo un'opportunità! I temi come sviluppo regionale o innovazione svolgeranno un ruolo importante in futuro. Ci vuole più cooperazione, una comunicazione trasparente e le donne hanno semplicemente le idee migliori. Per realizzarlo le contadine devono occupare posizioni dirigenziali!”, ha detto Gauly. Produzione sostenibile, apertura dei nuovi mercati, capacità di riconoscere nuove opportunità: tutto questo è necessario per garantire un buon futuro all'agricoltura nella regione. Il prof. Gauly è convinto: "Le donne sono il motore dell'agricoltura".
Lo ha confermato anche il consigliere regionale Arnold Schuler nel suo discorso di benvenuto, auspicando una maggiore presenza delle donne contadine negli organismi di diritto pubblico. In questo modo potremmo affrontare insieme le sfide del futuro. Bisogna anche prestare più attenzione sul tema dello sviluppo regionale. I requisiti per l'agricoltura in Alto Adige sono molto buoni. “È anche importante mantenere l'agricoltura su piccola scala. Siamo un'eccezione a livello europeo e dobbiamo continuare ad esserlo per poter rimanere sul mercato", ha detto Arnold Schuler.
Anche la consigliera regionale Maria Hochgruber Kuenzer ha incoraggiato le contadine a partecipare attivamente nelle loro comuni: “Vi ascoltiamo ed apprezziamo la vostra collaborazione perché sappiamo che le contadine sono sempre interessate ad una cooperazione costruttiva".
L'appello di essere più presenti negli organi decisionali è stato ben accolto dalle funzionarie dell'SBO. "Oggi abbiamo ricevuto un compito chiaro", ha concluso la presidente della SBO Antonia Egger.
Immagine 1©SBO: Ci vogliono più donne negli organi decisionali: questo era il messaggio chiave mandato alle contadine durante il convegno a porte chiuse di quest'anno.
Immagine 2©SBO: La presidente della SBO Antonia Egger