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14.10.2024

Il prestigioso premio della WWSF va alla contadina Sabine Schrott

Sabine Schrott Prenn di Villa Ottone ha ricevuto ieri (13 ottobre 2024) il premio internazionale dalla Fondazione Women's World Summit Foundation (WWSF) per la creatività delle donne rurali. Il suo appello per la Giornata mondiale delle donne rurali del 15 ottobre: sostegno finanziario per la diversità delle colture. “C'è bisogno di agire!” È stato un momento onorevole: "Sono lieta di consegnare questo premio internazionale a Sabine Schrott", ha detto ieri la presidente dell’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi (SBO) Antonia Egger alla cerimonia di premiazione a Villa Ottone. La consegna del premio è stata organizzata in occasione della Giornata internazionale delle donne rurali che viene celebrata ogni anno il 15 ottobre. Il premio di quest'anno, che viene assegnato dalla Women's World Summit Foundation (WWSF) con sede a Ginevra, è stato consegnato a sei donne. Il premio è un riconoscimento internazionale per progetti eccezionali e innovativi che le donne rurali realizzano per migliorare la qualità della vita nelle aree rurali dei loro paesi. Sabine si impegna soprattutto per la diversità delle colture e la conservazione delle sementi locali. È stata lei a fondare l'associazione “Arche Südtirol” per preservare la diversità delle piante coltivate. “Per questo abbiamo proposto la sua candidatura per il premio della WWSF. La conservazione delle sementi è sempre stata una delle questioni importanti per la SBO e siamo convinte che ci sia ancora più bisogno per la tutela della diversità delle colture”. Sabine Schrott è stata molto grata di ricevere questo premio. “Vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuto e accompagnato nel mio percorso. Soprattutto la mia famiglia e le donne che mi hanno dato supporto nel corso degli ultimi anni.” Nel suo discorso Sabine Schrott ha parlato della mancanza di sostegno finanziario per la diversità delle colture. “Dobbiamo agire ora!”, dice Sabine. “Nessuno si sente responsabile per noi, come ad esempio il settore agricolo, perché parliamo di piante coltivate. Neanche il settore della cultura, perché in realtà ci occupiamo solamente delle piante. Nessuna istituzione pubblica si fa carico dei nostri progetti”. La Schrott ha mandato un messaggio ai partecipanti della manifestazione: “Ognuno di noi può fare qualcosa perché alla fine tutti dobbiamo mangiare. Il cibo è strettamente legato alla cultura, alla vita, alla storia, al piacere, alla salute, al desiderio, alla casa, alla felicità, alla fantasia, alla natura…la scelta è tua!" Uno dei suoi progetti più importanti è un centro per la diversità delle colture con un database che facilita l'accesso alle sementi locali in Alto Adige. Sabine Schrott è la terza contadina dell'Alto Adige a ricevere questo premio internazionale. A festeggiare sono state anche Martina Lintner di Aldino, vincitrice del premio nel 2001, e Waltraud Schwienbacher di Ultimo, vincitrice del premio nel 2006. Nel suo discorso di benvenuto Martina Lintner ha ribadito le parole della Schrott. “La conservazione delle sementi non deve rimanere nelle mani di poche donne, questo non basta. La diversità genetica delle nostre piante nelle valli andrà perduta se non riconosciamo finalmente l’importanza della conservazione delle sementi”. Per Waltraud Schwienbacher la diversità delle colture dell’Alto Adige rappresenta anche una grande opportunità. “Se sappiamo utilizzarla bene, ciò potrebbe renderci autosufficienti. Questa è la mia visione. Inoltre, dobbiamo riconoscere le persone che se ne occupano!” Manfred Valazza, il vicepresidente dell'Unione Agricoli e Coltivatori Diretti Sudtirolesi, ha garantito nel suo discorso di benvenuto di avanzare la richiesta di sostegno finanziario per la diversità delle colture a livello politico. “Quando una visione diventa una missione, può nascere qualcosa di buono”, ha detto Christian Gartner, il sindaco del comune di Villa Ottone. Riguardo al premio il sindaco ha parlato del contributo di Sabine Schrott alla sostenibilità, un tema molto attuale che ci riguarda tutti. La cerimonia di premiazione si è svolta in occasione della giornata parrocchiale di Villa Ottone. Insieme a Sabine Schrott hanno festeggiato, tra l’altro, le contadine di Villa Ottone, le contadine del distretto Val Pusteria (Renate Taschler), Bassa Atesina (Siegried Stocker) e Valle Isarco (Irmgard Testor), così come la sua famiglia e i suoi amici. Immagine 1©SBO: La presidente dell’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi (SBO) Antonia Egger ha consegnato il premio internazionale per la creatività delle donne rurali alla contadina Sabine Schrott. Immagine 2©SBO: La presidente Antonia Egger, Martina Lintner (vincitrice del premio nel 2001), Renate Taschler (contadina del distretto Val Pusteria), Notburga Niederkolfer, e Waltraud Schwienbacher di Ultimo, vincitrice del premio nel 2006

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